Agosto
9/8/2025: Ieri la nostra consigliera Maria Centralla ha presentato in Comune una mozione per chiedere al Consiglio Comunale una dichiarazione formale di condanna degli attacchi terroristici di Hamas del 7 Ottobre 2023 e dei crimini e le violenze sistematiche che da quella data lo stato di Israele ha messo in atto e sta ancora attuando nei confronti del popolo palestinese.
Ecco il testo completo:
Mozione per la Pace, la Giustizia e il Diritto Internazionale in Palestina
Mozione per la Pace, la Giustizia e il Diritto Internazionale in Palestina
La sottoscritta Centrella Maria, consigliere comunale della lista Torreglia Riparte, presenta la seguente mozione.
Il Consiglio comunale di Torreglia
PREMESSO CHE
- Il Comune di Torreglia, in quanto istituzione pubblica, si riconosce nei principi fondamentali della Costituzione italiana, della Carta delle Nazioni Unite e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e sente l'obbligo morale e istituzionale di assumere una posizione chiara in difesa della vita, della giustizia e del diritto internazionale;
- il Medio Oriente è da lungo tempo scenario di guerre e tensioni. Il recente vertiginoso sviluppo del conflitto ha causato una catastrofe umanitaria, determinando decine di migliaia di vittime civili tra cui moltissimi bambini privati del futuro, ed è stato violato sistematicamente il diritto internazionale;
- il popolo palestinese è sottoposto da oltre settant'anni ad una violazione del diritto di autodeterminazione, a causa di un assedio prolungato imposto dal Governo israeliano ed esteso su tutto il territorio dello Stato palestinese.
- L’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra, relativo alla protezione delle persone civili in tempo di guerra, vieta le rappresaglie collettive contro i civili: non è lecito punire un'intera popolazione per le azioni di alcuni individui, i civili non possono essere presi di mira, ma devono essere trattati con umanità, senza distinzioni sfavorevoli. Ciò che sta avvenendo in Palestina si configura quindi come una forma di «punizione collettiva» vietata dal diritto internazionale e umanitario, e potenzialmente configurabile come crimine di guerra;
- il 7 ottobre 2023, l’organizzazione terroristica Hamas ha compiuto un gravissimo e inqualificabile attacco armato terroristico contro civili israeliani, provocando centinaia di morti e il rapimento di ostaggi;
- la reazione militare israeliana ha nel tempo assunto proporzioni catastrofiche, tanto da non potersi più ritenere finalizzata alla difesa e alla liberazione degli ostaggi, ma rappresenta una fittizia giustificazione alla violazione del diritto internazionale e umanitario (Assemblea Generale delle Nazioni Unite, report 28/03/2024); tale reazione è concretizzata attraverso bombardamenti indiscriminati, blocco degli aiuti umanitari, espulsione di organizzazioni internazionali e della stampa estera, evacuazioni forzate, sfruttamento e distruzione delle risorse naturali palestinesi, espropri e diffusa repressione dei diritti fondamentali del popolo palestinese, incluso il diritto all’autodeterminazione, a tutto ciò si aggiunge la morte per fame e l’uccisione di civili che tentano di recuperare cibo.
- come documentato da organismi autorevoli - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), Human Rights Watch, Amnesty International , Corte Internazionale di Giustizia - Israele ha compiuto atti vietati dalla Convenzione per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio del 1948, e prima dell’attuale escalation, Gaza ha subito almeno cinque gravi offensive militari (tra 2008 e 2022) con danneggiamento delle infrastrutture essenziali e migliaia di vittime civili, tra cui bambini, operatori sanitari e personale ONU;
- secondo i dati del Ministero della Salute di Gaza e altre Organizzazioni umanitarie, tra il 7 ottobre 2023 e fine giugno 2025 sono stati uccisi oltre 60.000 palestinesi, di cui oltre 18.500 sono bambini.
Più di 125.000 persone sono rimaste ferite, e almeno 25.000 bambini sono orfani. Oltre il 90% della popolazione è sfollata; milioni di persone non hanno accesso a cibo, acqua o cure mediche. La crisi è stata ulteriormente aggravata dal blocco degli aiuti imposto a partire da marzo 2025;
- la Corte Internazionale di Giustizia, con le ordinanze del 26 gennaio, 28 marzo e 24 maggio 2024, ha intimato a Israele l’obbligo di evitare atti riconducibili a genocidio nella Striscia di Gaza, ordinando la cessazione delle operazioni militari, in particolare nella città di Rafah;
- il parere consultivo della Corte del 19 luglio 2024 e la successiva risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del settembre 2024 hanno ribadito gli obblighi giuridici degli Stati terzi di fronte a gravi violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, al fine di porre termine all’occupazione illegale dei territori palestinesi e garantire il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;
- il Consiglio europeo e altre Istituzioni dell’Unione europea hanno affermato che il diritto di Israele alla difesa può essere esercitato esclusivamente se «in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario» (Conclusioni del Consiglio del 26- 27 ottobre 2023);
- Il segretario di Stato vaticano, Cardinale Parolin, in una conversazione con i giornalisti a margine di un evento del Giubileo, ha ricordato l'importanza del riconoscimento dei due Stati, Israele e Palestina, "che vivano vicini l’uno all’altro, in autonomia ma anche in collaborazione e sicurezza".
- Papa Francesco e Papa Leone XIV hanno lanciato ripetuti appelli alla PACE ai grandi della Terra rimasti tuttora inascoltati;
- il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il 1° giugno 2025 ha richiamato la responsabilità della comunità internazionale a intervenire dinanzi a una situazione che priva un’intera popolazione di ogni dignità, sottolineando la necessità di ristabilire il diritto del popolo palestinese a vivere in libertà entro confini certi e porre fine alla sistematica erosione dei territori loro riconosciuti secondo il principio “Due Popoli – Due Stati.
CONSIDERATO CHE
- il rapporto della Commissione indipendente d’inchiesta, istituita dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel maggio 2021, per indagare sulle violazioni del diritto internazionale commesse in Israele e nei Territori palestinesi occupati, pubblicato a Ginevra il 10.06.2025, conclude che gli attacchi israeliani costituiscono crimini di guerra e configurano il crimine contro l’umanità di “sterminio”;
- il Consiglio europeo sul Medio Oriente ha discusso della situazione e degli ultimi sviluppi in Medio Oriente e in particolare della catastrofica situazione umanitaria a Gaza e ha reso note le conclusioni del 26 giugno 2025;
- il presidente del Governo israeliano, Netanyahu, ha deciso ln data odierna l’occupazione militare di Gaza, territorio della Palestina, obbligando i residenti alla fuga dalle loro attuali tendopoli e ha dichiarato di consegnare successivamente Gaza ad autorità arabe non indicate.
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO IL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI TORREGLIA
- condanna le politiche e le azioni di indicibile violenza, che il governo Israeliano sta attuando, azioni gravi e sistematiche violazioni del diritto internazionale, umanitario e dei diritti fondamentali, tali da potersi configurare come crimini di guerra e crimine di genocidio nei confronti del popolo palestinese;
- condanna gli ignobili atti criminosi compiuti dall’organizzazione terroristica Hamas del 7 ottobre 2023;
- invoca la cessazione immediata delle ostilità, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri di entrambe le fazioni, la riapertura stabile e sicura dei corridoi umanitari per la popolazione palestinese, e l'avvio di un processo di pace giusto e duraturo;
- esprime solidarietà alle popolazioni civili colpite;
- auspica che il Governo italiano, l’Unione Europea e la comunità internazionale
agiscano attivamente per la cessazione delle ostilità, l’accesso umanitario immediato
e il ripristino del rispetto del diritto internazionale chiudendo immediatamente ogni rapporto economico, di cooperazione e scambio con il Governo israeliano;
- richiama l’osservanza del diritto internazionale, delle ordinanze della Corte Internazionale di Giustizia e del parere consultivo del luglio 2024, a tutela della popolazione civile e per il pieno riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;
- chiede che le istituzioni italiane rispettino l’articolo 11 della Costituzione e si
conformino alle indicazioni della Corte Internazionale di Giustizia e delle Nazioni Unite
per contribuire alla costruzione della pace e al ripristino della legalità internazionale, prendendo formalmente le distanze da chi alimenta il conflitto e non agisce per fermare
la catastrofe umanitaria in corso;
- chiede al Governo Italiano si adoperi per formalizzare in tempi brevi il
riconoscimento dello Stato di Palestina, unendosi così alla maggioranza degli Stati
membri delle Nazioni Unite;
- esprime piena solidarietà allo Stato e alla popolazione palestinese, sostenendo la necessità di una soluzione politica giusta e immediata, che ponga fine all’occupazione militare e garantisca una pace duratura, basata universalmente e definitivamente sul rispetto del principio «Due Popoli – Due Stati»;
IMPEGNA IL SINDACO
• a trasmettere il presente atto al Prefetto di Padova e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Italiano quale espressione di volontà del Comune di Torreglia;
• a sostenere ogni iniziativa istituzionale tesa ad ottenere un cessate il fuoco permanente sulla striscia di Gaza e una pace duratura indispensabile per la realizzazione di “Due Popoli – Due Stati”;
• a promuovere, prima possibile, la sensibilizzazione dei cittadini di Torreglia al dramma che tutti i giorni gli abitanti di quella striscia di territorio sono costretti a subire per colpa del Governo di Israele, mediante l’apposizione di un lenzuolo bianco ad una finestra della propria abitazione, a partire dalla sede Municipale, come già avvenuto in tantissimi Comuni italiani.
Marzo
19/03/2025: Cari concittadini, ritorna il notiziario di Torreglia Riparte. Vi ricordiamo che potete contattarci per telefono e anche e-mail : Maria 333-4552184 / torregliariparte@gmail.com. Se apprezzate i nostri sforzi e volete darci una mano siete invitati a partecipare alle nostre riunioni.
AMBITI TERRITORIALI SOCIALI – ATS TERME COLLI
Cari concittadini, si sta concretizzando una grande trasformazione nei Servizi Sociali erogati dal Comune. Nel silenzio di chi ci amministra siamo noi, gruppo di minoranza, che vi offriamo questa prima informazione.
La legge 328/2000 ha previsto la riforma dell’assistenza alle persone introducendo un grande cambiamento nell’organizzazione dei servizi sociali. “I Comuni diventano titolari della funzione e, al fine di poter garantire i diritti sociali alle persone che ne hanno diritto,la esercitano in forma associata: nascono così gli Ambiti Territoriali Sociali.” La Regione Veneto è l’ultima regione che dà attuazione alla Legge citata con la propria legge n.9/2024 : Assetto organizzativo e pianificatorio degli Interventi e servizi sociali.
Quindi saranno i Comuni dell’Ambito a definire e organizzare i servizi da erogare alla popolazione residente. Il nostro Ambito, “Terme Colli”, è composto da altri 10 Comuni contermini. L’obiettivo è quello di offrire a tutti i residenti una omogeneità di trattamento nei singoli servizi. E’ un obiettivo per un verso molto importante, grande, ma per altro verso complesso e difficile da raggiungere per le attuali differenze di trattamento offerte dai singoli Comuni. Ognuno, attraverso chi li amministra, dimostra diversa sensibilità verso chi vive nella necessità di essere aiutato. Il nostro Comune è lontano da quelli più attenti al benessere della persona per la bassa quantificazione ISEE prevista alla base di una richiesta di intervento e quindi, secondo noi, dovrà prepararsi ad un impegno di spesa futura più sostanziosa dell’attuale. Altri consistenti problemi da definire: la forma istituzionale, la parte amministrativa e il finanziamento complessivo. Pertanto l’impegno dei Sindaci e dei loro delegati in questa fase costituente è gravoso oltre che di responsabilità. Conforta l’accompagnamento in questa fase da parte della Fondazione Zancan di Padova, specializzata in materia, la cui spesa è sostenuta dalla Fondazione Cassa Risparmio Padova e Rovigo.
Quali sono i servizi di cui parliamo ? Oggi il nostro Comune è impegnato su:
1) Contributi economici a famiglie o singoli;
2) Servizi di Assistenza Domiciliare,
3) Servizio di Educazione Domiciliare,
4) Centri Ricreativi Estivi,
5) Contributi per Rette Frequenza Scuola Infanzia.
Altri Servizi che il Comune ha delegato all’ULSS 6 Euganea e che costano alla nostra Comunità qualcosa di più di 100.000 euro:
1) Assistenza Domiciliare Integrata,
2) Servizi per la Famiglia e Infanzia,
3) Servizi per la Disabilità,
4) Servizi per Anziani,
5) Servizi per la Salute Mentale,
6) Dipendenze,
7) Centri Disturbi Cognitivi e Demenze.
Questo è il quadro su cui interverrà, a partire dal 2026, la riforma del Settore Sociale e, considerata l’importanza del nuovo sistema di AIUTO ALLA PERSONA, sollecitiamo il Sindaco ad informare i propri concittadini sul progredire degli accordi intrapresi con gli altri dieci Sindaci su come, quando e quanto saranno erogati i vari servizi gestiti dal nostro Ambito Territoriale.
SENTENZA DEL TAR VENETO – STRUTTURA DENOMINATA ECOMOSTRO
A maggio 2024 è stata pubblicata la sentenza del TAR Veneto che si è pronunciato in merito al ricorso presentato da una famiglia contro il Comune di Torreglia per l’annullamento del permesso di costruire per la struttura realizzata in centro a Torreglia denominata sui giornali ecomostro.
Dall’attenta lettura della sentenza emergono alcuni aspetti interessanti. La sentenza fa la storia di tutta la vicenda: il procedimento ha inizio nel 2018 per l’ottenimento del permesso a costruire.
Altre tappe interessanti, sempre leggendo la sentenza, sono le seguenti:
presentazione di osservazione di criticità del progetto da parte della famiglia ricorrente contro tale costruzione – aprile 2019 e conseguente richiesta di integrazione di documentazione del Comune di Torreglia alle richiedenti il permesso di costruire;
concessione del permesso di costruire nel dicembre 2022;
il permesso viene impugnato dalla famiglia ricorrente nell’aprile 2023;
a giugno 2023 viene presentata la SCIA alternativa al permesso di costruire con la quale si ha la diminuzione dell’altezza della struttura con conseguente riduzione della volumetria.
Per poi arrivare alla sentenza del febbraio 2024.
La sentenza evidenzia l’azione incisiva della famiglia confinante ricorrente azione che ha indotto i titolari del permesso di costruire alla presentazione della SCIA con la quale si procedeva alla riduzione dell’altezza del fabbricato e quindi della volumetria e non, come veniva sottolineato su testate giornalistiche e mai smentito, che ciò era conseguente all’intervento dell’amministrazione.
La sentenza si chiude con questa frase “ la peculiarità della vicenda connotata dalla presentazione di una SCIA in variante al titolo edilizio originario avvenuta dopo l’instaurazione del giudizio, determina la sussistenza di giusti motivi per
disporre la compensazione delle spese”, che rende chiaro come quella che l’amministrazione definisce vittoria è una vittoria mutilata, infatti le spese di lite come si legge, non sono solo a carico della ricorrente.
L’amministrazione avrebbe fatto più bella figura ad ammettere le verità che la sentenza mette a nudo.
STREAMING – la mancanza di volontà
Il testo nel riquadro qui sotto porta la firma del consigliere Marcolongo e risale al 1 febbraio 2016 , ovvero al primo mandato del gruppo “ Io amoTorreglia”.
Il consigliere a proposito del nuovo sito web del Comune scriveva: "Mancano ancora parecchie informazioni e descrizioni per arrivare alla completezza, così come ci sono ancora funzionalità in fase di sviluppo che saranno attivate nei prossimi mesi, come lo streaming dei Consigli Comunali e degli eventi che si svolgeranno nella nuova Sala Polivalente del Municipio".
Quindi avremmo dovuto avere lo streaming delle sedute consiliari già nel 2016. “Il re è nudo!” Sindaco.
Nel 2024, dalle pagine dell’ultimo notiziario, leggiamo, sempre a firma del Consigliere Marcolongo, che l’amministrazione provvederà allo streaming. Siamo sicuri?
Possiamo dire che, se tutto quel che è stato promesso ai cittadini dovesse avverarsi, questa sarebbe una conquista del nostro gruppo che durante questi tre anni di amministrazione ha fatto interrogazioni, rimostranze in sede consiliare (abbandono dell’aula in segno di protesta, partecipazione in piedi alla seduta consiliare), volantini, scritto al Prefetto.
Se dovesse essere vero sarebbe un bene perché si ottempererebbe a quanto previsto per legge in termini di partecipazione e trasparenza - ad oggi norma disattesa; perché per quasi 3 anni - più i 10 dei due precedenti mandati, si è negato a parte della comunità la possibilità di partecipare ai lavori consiliari: molte persone per i più disparati motivi non possono raggiungere la sede municipale; perché Torreglia è uno dei pochissimi comuni della provincia di Padova a non aver ancora provveduto.
Leggiamo che raggiungere l’obiettivo ha richiesto tempo. Tanto diremmo noi: 13 anni!
Durante gli ultimi 3 anni le risposte alle interrogazioni su tale tema sono state del tipo “Decidiamo noi quando.", "Gli uffici stanno lavorando.", "Occorrono circa 60.000 euro.” (abbiamo fatto presente che i comuni limitrofi con una cifra irrisoria da tempo provvedono allo streaming delle sedute consiliari).
Si legge nello scritto del consigliere Marcolongo, che per un sistema di streaming è indispensabile una connessione in fibra ottica stabile; allora chiediamo ma come fanno a lavorare gli uffici senza avere una connessione stabile?
La cosa ci preoccupa! Avreste allora dovuto provvedere prima.
Il consigliere Marcolongo fa riferimento ad una strumentazione per la trasmissione dal costo di 30 mila euro, poca roba se come già detto paventavano una spesa di 60 mila euro.
Si legge che occorreva un sistema di streaming professionale; ma per cosa? Per sedute consiliari per le quali verrà utilizzato 10/11 volte all’anno?
Come hanno fatto i comuni limitrofi con una cifra notevolmente inferiore a provvedere già da tempo?
In attesa di quest’opera faraonica si potrebbe con poca spesa ottemperare alla normativa e far partecipare tutti usando una webcam economica, un microfono entry-level, l’uso di software gratuito, attrezzatura ideale per piccoli eventi.
Oppure se il problema fosse realmente di copertura internet veloce e stabile si potrebbe eseguire una registrazione audio e video del consiglio per poi metterla sul sito del comune, come viene fatto ad Abano Terme.
E’ mancata e manca la volontà. La retorica con cui si chiude l’articolo del notiziario è formidabile, riportiamo
testualmente “Perché la tecnologia è bella e risolve problemi ma deve rimanere un ausilio alle attività umane, senza sostituirsi alla bellezza dell’incontro.”; come se chi ha problemi per raggiungere la sede municipale, soprattutto se di natura fisica, non avesse voglia di partecipare alla bellezza dell’incontro.
AUTO ABBANDONATA IN VIA EUROPA
L’abbiamo segnalata mesi fa. Sindaco e Capo della Polizia Locale non sono intervenuti nonostante il Codice della Strada lo preveda. Per far rispettare le norme che valgono per tutti dobbiamo rivolgerci ad altra autorità ? Ultimo avviso, poi saremo costretti a depositare denuncia.